Sarà estradato domani dalla Spagna il boss Giuseppe Polverino, capo dell’omonimo clan attivo nel quartiere napoletano di Pianura e nel Comune di Marano: irreperibile dal 2006 e latitante da un anno, Polverino era stato rintracciato lo scorso marzo a Jerez de la Frontera da carabinieri e guardia civil, coordinati dai pm Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Maria Cristina Ribera.

Giungerà in aereo all’aeroporto romano di Fiumicino, da dove poi sarà accompagnato in carcere. Il boss, cui un anno fa i carabinieri sequestrarono un miliardo di euro tra immobili, vetture di lusso e conti bancari, era sfuggito alla cattura in occasione di un blitz in cui furono arrestati numerosi affiliati all’organizzazione criminale da lui capeggiata. L’udienza preliminare si era conclusa nei giorni scorsi con 90 rinvii a giudizio e 50 richieste di giudizio abbreviato. Tra quanti hanno scelto l’abbreviato figurano due politici locali del centro destra, Armando Chiaro e Salvatore Camerlingo, il cui arresto un anno fa suscitò clamore. Chiaro, ex consigliere comunale di Marano e capogruppo del Pdl, è accusato di associazione camorristica: secondo l’accusa, si intestava i beni di Giuseppe Polverino e sosteneva gli interessi del clan negli ambienti politici. Salvatore Camerlingo, che lo scorso anno era candidato nella lista Noi Sud, oltre che di associazione risponde anche di spaccio di droga, porto e detenzione di armi.

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