NAPOLI – Segnali di “vicinanza e partecipazione” da parte del governo di fronte alla nuova faida in atto tra i clan nei quartieri di Scampia e Secondigliano, ma nessun rinforzo a breve e nessuna nuova “Operazione Alto Impatto”, come richiesto da alcuni esponenti politici locali.

E’ quanto emerso dalla riunione del Comitato per l’ ordine pubblico e la sicurezza convocata dal prefetto di Napoli Andrea De Martino con i vertici delle forze dell’ ordine, degli enti locali, il Procuratore Colaneglo ed il sottogretario agli interni Carlo De Stefano. Il prefetto ha ricordato i 23 omicidi di camorra nel napoletano da inizio d’ anno (il dato riguarda 7 Comuni), precisando che la faida del 2004 – che oppose il clan Di Lauro agli “scissionisti” – aveva una diversa distribuzione territoriale, ma ha enunciato un obbiettivo ambizioso: quello di “lavorare alla chiusura delle piazze di spaccio a Scampia, unica soluzione vista la grande capacità dei clan di riorganizzarsi dopo le operazioni delle forze dell’ ordine”. Per il prefetto “vanno colpiti i lauti guadagni dei clan nella prostituzione e nella contraffazione”, quest’ ultima una piaga dilagante, che vede la presenza costante di ambulanti del falso nelle principali strade della città. Importante anche l’ azione da svolgere nel sociale. Un segnale sarà dato con l’ inaugurazione del nuovo anno scolastico a Scampia. Il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro ha parlato di “Stato che c’é”. “Ma la battaglia non finisce mai – ha aggiunto – e c’é bisogno di qualcosa di più in mezzi e finanziamenti, come conferma l’ allarme lanciato nei giorni scorsi dal Procuratore aggiunto Sandro Pennasilico, perché preoccupa, oltre alla faida, il rapporto che si crea tra crisi economica ed illegalità diffusa”. Il sindaco De Magistris ha sottolineato il censimento degli alloggi occupati abusivamente in atto a Scampia ed ha annunciato una decisione “entro l’ anno” sull’ abbattimento delle Vele di Scampia, una delle quali, quella Celeste, costituisce la più importante piazza di spaccio. “Personalmente ritengo – ha detto de Magistris – che debbano essere abbattute tranne una, da consegnare ai volontari che operano sul territorio”. Positiva anche -secondo il sindaco – “la sinergia Regione-Comune per lo sblocco dei fondi destinati all’ insediamento della facoltà di medicina nel quartiere”.

 

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