NAPOLI – Il giglio “Insuperabile”, un’ imponente torre di legno e cartapesta che sarebbe dovuta sfilare questa sera nel quartiere napoletano di Barra in occasione della popolare “festa dei gigli”, è stato sequestrato dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta sulle attività del clan camorristico Cuccaro, egemone nella zona, e dei gruppi alleati Aprea ed Alberto. Il sequestro è stato disposto dal gip Antonella Terzi, che ha accolto la richiesta del pm Vincenzo D’Onofrio.
Lo scorso giugno, in occasione di un’altra importante “festa dei gigli”, quella di Nola, il gruppo (o “paranza”) del giglio “Insuperabile” era stato protagonista di una clamorosa rissa con altre “paranze” rivali. Negli anni scorsi, inoltre, durante la festa di Barra l’obelisco era stato usato per rendere omaggio al boss Angelo Cuccaro e ad altri pregiudicati affiliati al clan. Il giglio è già stato distrutto.
Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno accertato che il clan Cuccaro, nelle settimane precedenti alla festa, imponeva ai commercianti il pagamento di tangenti mascherato dall’acquisto di gadget del giglio. Quest’anno, oltre che nel quartiere napoletano di Barra, le tangenti erano state imposte anche a Cercola, Comune della zona vesuviana fino a poco tempo fa controllato dal clan Sarno. Dalle indagini è emerso che, smantellato il gruppo dei Sarno, i cui capi sono oggi quasi tutti collaboratori di giustizia, i Cuccaro – Aprea – Alberto avevano esteso proprio a Cercola la propria egemonia. La festa dei gigli quest’anno avrebbe dovuto sancire questo stato di fatto: ai commercianti di Cercola, infatti, era stato chiesto di esporre nelle vetrine i gadget del giglio per rimarcare che il clan Cuccaro aveva preso il controllo della zona.