I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno operando il sequestro di beni, per oltre 2,3 milioni di euro, nei confronti di un noto pregiudicato napoletano appartenente al clan di camorra Mariano, domiciliato nella Capitale e da tempo in contatto con esponenti di spicco della criminalità campana stanziati su Roma. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Roma-Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, è eseguito dai militari del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma. L’operazione giunge al termine di complesse indagini di polizia economico-finanziaria, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, effettuate nei confronti di Giuseppe Criscuolo, condannato per numerosi reati tra cui associazione di stampo mafioso, usura, omicidio volontario tentato, sequestro di persona, rapina e traffico di sostanze stupefacenti. Le Fiamme Gialle hanno appurato come Criscuolo, già in passato destinatario di misure di prevenzione, avesse accumulato, nel corso del tempo e in maniera occulta, un significativo patrimonio mobiliare e immobiliare, incongruente rispetto alla propria capacità contributiva e a quella dei suoi familiari conviventi. Per questi motivi è stato confiscato l’intero patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, costituito da: quote e patrimonio aziendale di una società a responsabilità limitata con sede a Roma; 6 fabbricati, ubicati in Roma; 5 auto; quote di una società in accomandita semplice con sede in provincia di Napoli; rapporti bancari, postali, assicurativi, azioni, per un valore complessivo pari a circa 2.300.000 euro. Di particolare spicco, tra tutti i beni, è la società capitolina, proprietaria di un’avviata struttura ricettiva, tipo B&B, ubicata nelle immediate vicinanze dell’Università di Tor Vergata. Il complesso immobiliare, di recente realizzazione e costituito da due unità, con annessa piscina, sarà da oggi gestito dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale.