Beni per un valore di 600 mila euro sono stati sequestrati dalla Polizia – su disposizione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli – ad un imprenditore, Paolo Vitagliano, di 55 anni. Vitagliano, condannato nel 2009 per associazione per delinquere di stampo mafioso e legato al cartello dell’ “Alleanza di Secondigliano” riforniva per conto dell’ organizzazione i “magliari”, venditori di falsi giubbotti in pelle e falsi trapani Bosch, che operano in America. Più recentemente il clan Licciardi-Contini, componenti dell’ “Alleanza di Secondigliano”, lo avevano estromesso. Vitagliano aveva quindi ripreso la propria attività di distribuzione di merce contraffatta avvicinandosi al clan Di Lauro ed espandendosi sul mercato canadese. I beni sequestrati, intestati a Vitagliano o a suoi parenti stretti, comprendono: – una quota del 50% di un capannone industriale di oltre 500 mq, alla I Traversa Privata Ippolito, nella zona di Poggioreale, a Napoli. – un’ abitazione a Baia Domitia, in viale degli Oleandri, ed un box auto nella stessa località. Inoltre il pregiudicato risultava intestatario del 25% della “Gaming & Betting” srl, società di scommesse sportive con sede a Melito (Napoli), in corso Europa, di quattro conti correnti bancari e postale e di tre tra auto e motocicli.