Sono concentrate nel mondo della malavita organizzata e del traffico di droga le indagini sulla morte di Fortunato Sorianiello, 24 anni, ucciso ieri sera mentre si trovava dal barbiere a Soccavo, periferia occidentale di Napoli.

Il giovane non aveva precedenti per camorra, ma era ritenuto vicino al clan Grimaldi: il padre, Alfredo Sorianiello, attualmente in carcere, è considerato elemento di spicco della cosca. Il 9 settembre 2011, Fortunato Sorianiello era stato arrestato insieme al padre in un terrane fortificato in via Catone, blindato e protetto da telecamere di videosorveglianza, utilizzato come base per lo spaccio di cocaina. Ieri sera, a fare irruzione nel negozio di barbiere dove si trovava la vittima è stato un sicario incappucciato, che si è avvicinato a Sorianiello colpendolo da distanza ravvicinata con due proiettili, uno alla testa e uno al torace. Nel negozio in quel momento c’erano, con il titolare e Sorianiello, altri due clienti, terrorizzati ma rimasti incolumi. Il killer si è poi allontanato, presumibilmente a bordo di una moto condotta da un complice che lo aspettava all’esterno.

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