NAPOLI – E’ durato circa tre ore il vertice tecnico per identificare le attività investigative per il controllo del territorio, specie nelle aree periferiche, dove nei giorni scorsi è avvenuto l’omicidio di un giovane per errore, e dove poco fa è stato ucciso un altro uomo. Con il procuratore Giovanni Colangelo sono presenti il vice capo della Polizia Francesco Cirillo, il direttore della Direzione centrale anticrimine, Gaetano Chiusolo, il questore Luigi Merolla e gli altri vertici delle forze dell’ordine.

“Le forze in campo ci sono e lavorano ottimamente. Qualche specialista? Arriverà”. Lo ha detto il vice capo della Polizia Francesco Cirillo, parlando con i giornalisti al termine dell’incontro. “Ci siamo soffermati e abbiamo fatto il punto della situazione – ha aggiunto Cirillo – valutando le strategie per combattere la criminalità organizzata a Napoli, ed in particolar modo nei quartieri a rischio. Continuerà il lavoro egregio che stanno facendo le forze di polizia”.

“I latitanti di Napoli? Come tutti gli altri cadranno nella rete”. Rispondendo ad una domanda su quali saranno le strategie da adottare per contrastare la criminalità, ha detto: “Preferiamo far parlare i risultati. Non diamo spazio e vantaggio alla criminalità. Abbiamo studiato con il procuratore, in una atmosfera di grande sintonia, qualcosa che possa dare risultati tangibili e visibili”. “Non facciamo solo la repressione ma anche molta prevenzione dal punto di vista tecnico-giuridico cioé l’inoltro di misure di prevenzione e di sequestro di patrimoni della camorra”.

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