«Alla Camera dei deputati abbiamo depositato una proposta di legge che abbassa il limite dell’età imputabile da 14 a 12 anni. I tempi sono cambiati, e l’abbassamento dell’età imputabile – come illustrano ormai talune tra le più accreditate acquisizioni delle scienze criminologiche e le riflessioni della dottrina penalistica – appare non più dilazionabile». Da Napoli, al termine della riunione del Comitato per l’ordine pubblico presieduto in Prefettura, Matteo Salvini risponde a chi gli chiede che cosa intenda fare la maggioranza di governo per arginare il fenomeno della devianza minorile declinata sia rispetto alla microcriminalità che al coinvolgimento, sempre più drammaticamente frequente, di ragazzini nelle fila dei clan di camorra. Non a caso il numero uno del Viminale sceglie Napoli per replicare a chi gli chiede quale ricetta si debba adottare per arginare i fenomeni della violenza metropolitana che vedono sempre più in prima linea poco più che bambini e adolescenti.
E Salvini fa riferimento ad una proposta di legge già depositata presso la segreteria di Montecitorio (primo firmatario il deputato napoletano Gianluca Cantalamessa), che in tre semplici articoli rimodula l’approccio penalistico al problema. «Affido nelle mani dell’onorevole Cantalamessa – prosegue il ministro dell’Interno – l’iter parlamentare di questa modifica di legge nella quale abbiamo creduto e crediamo». Se approvata, la proposta di legge avrebbe effetti importantissimi: «La commissione di gravi reati da parte di soggetti infra-quattordicenni – si legge nel testo di modifiche al codice penale presentato nel febbraio scorso – rende necessario abbassare l’età “ufficiale” della responsabilità penale a 12 anni, soluzione peraltro in linea con l’ordinamento di Paesi particolarmente evoluti, tra i quali il Canada)».
Conclude Salvini: «Lo proporrò agli amici con cui stiamo governando. Non è nel contratto di governo, ma se ne può discutere». Ad aprile, comunica sempre in conferenza stampa, verrà abbattuta la Vela Verde nel quartiere napoletano di Scampia: «Sarà un periodo complicato, ma se riuscirò a trovare due ore sarò orgoglioso di assistere all’abbattimento». Una battuta che scatena l’immediata reazione al cianuro del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris (assente al vertice). «Noi non consentiremo a nessuno di prendersi meriti che non ha – dichiara il primo cittadino – e tanto meno di fare passerelle politiche sulla pelle dei napoletani».