Lo chiamano “sexting”, un fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti: il termine deriva dall’unione di “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare il testo) che in altre parole vuol dire dare in pasto al web testi, video o immagini – spesso di se stessi ma non solo – sessualmente espliciti. Un video a luci rosse girato in una camera da letto. Immagini forti che da giorni passano di cellulare in cellulare raggiungendo centinaia di studenti napoletani.  Protagonista di questo ultimo filmato ad alto contenuto pornografico una quindicenne che, in pose osé, si ritrae prima davanti a uno specchio e poi mentre, presumibilmente, simula un rapporto sessuale. Il video – secondo i racconti dei compagni di classe – sarebbe stato inviato direttamente dalla ragazzina all’ex fidanzato, più o meno coetaneo, il quale lo avrebbe poi diffuso ad altri amici fino a raggiungere gli smartphone di gran parte degli studenti di Chiaia. La quindicenne, che frequenta una nota scuola superiore della zona del centro, avrebbe provato così a riconquistare il suo ex con cui aveva interrotto il rapporto qualche settimana prima.

 

 

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