Si reca al pronto soccorso per dolori al torace, e muore qualche ora dopo a casa davanti ai tre figli. É accaduto a Casalnuovo, nel Napoletano, dove una donna di 45 anni, Lucia L., è morta la sera del 1 gennaio in seguito ad un malore, dopo aver effettuato alcuni controlli nella vicina clinica Villa dei Fiori di Acerra. Lo rende noto l’avvocato Antonello Madeo, legale della famiglia della donna, che ha presentato denuncia, per omicidio colposo, contro i sanitari della struttura ospedaliera, la cui direzione sanitaria, invece, sottolinea che la 45enne ha lasciato la clinica contro il parere medico ”di interrompere l’iter sanitario in corso”. Una vicenda che sarà chiarita dalla magistratura dopo che saranno resi noti gli esiti dell’esame autoptico eseguito stamattina su disposizione della Procura di Nola. La salma della donna era rimasta senza sepoltura in attesa della decisione del magistrato, dopo i funerali che si erano svolti domenica a Casalnuovo. Secondo il racconto del legale dei familiari della donna, la 45enne era stata accompagnata in clinica dal marito, allertato dai forti dolori al torace e ad un braccio lamentati dalla signora. ”Una volta al pronto soccorso – spiega l’avvocato Madeo – la donna è stata sottoposta ad un elettrocardiogramma, e successivamente le hanno misurato la pressione arteriosa. Tutto risultava in regola, tanto che il medico di guardia avrebbe rassicurato la donna, e le avrebbe praticato un antidolorifico. Il personale sanitario presente, poi, le ha comunicato la prassi di eseguire le analisi degli enzimi, i cui esiti le dovevano essere comunicati dopo qualche ora. Rassicurata dalle parole del personale sanitario, la 45enne ha chiesto di allontanarsi per andare dai figli, rimasti soli a casa. Ed è lì che è accaduta la tragedia”. La donna dopo qualche ora è morta, davanti ai tre figli di 8, 14 e 18 anni, dopo essere stata soccorsa dal marito. ”I familiari della signora – conclude il legale – vogliono capire se ci sono state negligenze, ed ora sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità in merito”. Dopo la denuncia, depositata nelle ore successive alla morte, i carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica della donna, e nella struttura è partita un’indagine interna per capire se ci fosse stato qualche errore. Dalla dirigenza sanitaria fanno sapere che la donna ha interrotto di sua volontà ”l’iter diagnostico”, senza attendere l’esito degli esami cui era stata sottoposta. ”Da un’indagine interna – spiegano dalla direzione sanitaria – risulta che la signora non ha voluto aspettare, perchè preoccupata per i figli a casa, ed ha lasciato la struttura ospedaliera dove si stavano effettuando tutte le analisi del caso”.