Ieri mattina, poco prima delle 8:30, un collega macchinista, in servizio sul treno 17 è stato aggredito da alcuni viaggiatori nella stazione di Barra, al punto da dover ricorrere alle cure dei sanitari in ospedale.

Ieri pomeriggio, poco prima delle 15, le colleghe di servizio all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) di Napoli Porta Nolana, hanno subito lo stesso “trattamento”…
Ad aumentare e ad aggravare la normale tensione, che quotidianamente il personale direttamente a contatto con l’utenza, vive sulla propria pelle, ieri ci sono stati anche due gravi guasti, dovuti al maltempo, che hanno impedito ai treni di raggiungere Sorrento fino alla tarda mattinata.

Questi due casi di aggressione, che potevano anche avere dei risvolti drammatici, si commentano da soli, oramai il personale della Circumvesuviana, viene additato come responsabile di tutti i mali che affliggono, non solo l’azienda, ma anche il mondo intero…

I responsabili veri sono altri, sono quelli che con le loro dichiarazioni pubbliche, a mezzo stampa e in tutti i canali televisivi che si sono pregiati di ospitarli, non hanno fanno altro che alimentare l’odio verso il personale dei treni, per coprire le loro incapacità manageriali, per coprire le loro promesse mancate, le delibere prospettate in pompa magna e poi “ritirate” in un anonimo silenzio, a costoro ha fatto molto comodo avere un capro espiatorio già servito, proprio essi che hanno sempre evitato il confronto diretto coi lavoratori e coi cittadini, ed è su di loro che ricadranno le responsabilità politiche e penali di ciò che è successo ieri, e saranno chiamati a risponderne nelle sedi opportune, tribunali o seggi elettorali che siano…

Oggi poi si è raggiunto il colmo, con uno sciopero in atto di 24 ore, la Circumvesuviana non è riuscita a far partire tutti i treni previsti per legge nelle fasce di garanzia (6:17-8:03 – 13:17-17:33), non perché non ci fosse il personale, anzi, ma perché erano in esercizio un numero inadeguato di elettrotreni per poter effettuare il servizio minimo nelle 6 ore totali delle due fasce di garanzia, che giova dirlo, sono stabilite dalla Circumvesuviana.

La mala gestione di questo evento è esclusivamente ascrivibile alla dirigenza aziendale, che è solerte solo quando si tratta di replicare alle nostre comunicazioni, ma che nei fatti nulla fa per venire incontro alle esigenze dei cittadini, per di più in questo periodo di grandi conflittualità tra azienda e sindacati sui turni di servizio, ci sembra strano che, nonostante ci siano stati concreti passi avanti da parte dei sindacati, l’azienda rimanga irresponsabilmente arroccata sulle proprie posizioni, ci coglie a questo punto il dubbio che essa voglia mantenere questo stato di crisi per mascherare le sue vere inefficienze, dovute alla mancanza di treni idonei a viaggiare, che è figlia di una cattiva gestione aziendale, peggiorata da quando l’Ente Autonomo Volturno, ha avuto in affidamento la Circumvesuviana dalla Regione Campania.

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