”Scrivetelo che l’hanno ucciso, scrivetelo. Lo hanno ucciso”: attimi di tensione ai funerali di Eduardo De Falco, il commerciante di 43 anni che si è ucciso ieri davanti alla sua abitazione a Pomigliano d’Arco nel Napoletano, dopo aver ricevuto una multa di 2000 euro dall’Ispettorato del lavoro per la presenza della moglie, priva di regolare contratto, nella pizzeria a taglio di cui l’uomo era titolare a Casalnuovo. Il suocero di Eddy, al termine della cerimonia religiosa, ha urlato il proprio dolore alle telecamere presenti davanti la gremitissima chiesa Santissima Maria del suffragio, dove amici, parenti, e commercianti di Pomigliano e Casalnuovo, si sono riuniti attorno alla famiglia del 43enne, distrutta dal dolore per la perdita del proprio caro.
L’uomo brandiva una busta con alcune centinaia di euro che, ha spiegato ai giornalisti, gli sono stati dati da una pensionata che ha voluto esternare così la propria solidarietà alla moglie ed ai tre figli del commerciante suicidatosi ieri con i gas di scarico della propria vettura. Rabbia, dolore, e tanta commozione per un gesto che nessuno dei presenti pare avesse presagito. ”Era molto orgoglioso – raccontano i vicini di casa – una bravissima persona, rispettosa, discreta, che non voleva dare fastidio a nessuno. Lavorava da quando era bambino, e forse non voleva subire l’umiliazione di farsi prestare i soldi. Non aveva detto a nessuno delle sue difficoltà. Come faranno ora Lucia ed i bambini”. Parole confermate da una zia di Eddy, che aveva racimolato i soldi necessari per pagare la multa entro le 24 ore necessarie per non ricevere altre sanzioni accessorie.
”Li avevo pronti per darglieli – spiega tra le lacrime – ed invece lui non c’è più”. Rabbia nelle parole dei commercianti di Casalnuovo, che oggi hanno effettuato una serrata in segno di solidarietà e protesta e che, all’uscita della bara dalla chiesa, hanno inveito contro i politici presenti, tra i quali il sindaco di Casalnuovo, Antonio Peluso, alcuni assessori e consiglieri anche di Pomigliano, presenti alla cerimonia funebre con i gonfaloni dei due comuni. ”Ci stanno uccidendo tutti – hanno gridato i commercianti – i politici si fanno vedere solo quando qualcuno di noi si uccide, o alla notte bianca. Si vergognassero. Non dovevano venire qui. Siamo esasperati, ogni giorno qualcuno chiude, ci si ammazza, e nessuno fa nulla, dalle istituzioni locali a quelle nazionali. Vergogna”. Chiusi nel silenzio, invece, la moglie del commerciante, Lucia, che non ha tolto gli occhi dalla bara, in evidente stato di choc, sostenuta da alcuni parenti, a poca distanza dalla figlia maggiore, di appena 14 anni, e dai suoceri ed i cognati.