CASALNUOVO – Sono ancora abbassate le saracinesche della pizzetteria di Eddy De Falco, il 43enne suicidatosi giovedì scorso davanti alla sua abitazione a Pomigliano d’Arco (Napoli), dopo aver ricevuto un verbale di duemila euro per l’irregolare presenza della moglie nell’esercizio commerciale a Casalnuovo. Lumini, fiori, e qualche messaggio, tappezzano il marciapiedi antistante la pizzetteria ”Speedypizza”, in ricordo del piccolo imprenditore suicida.
Oggi il presidente di un’associazione di commercianti di Casalnuovo, Giovanni Di Matteo, ha reso note le coordinate del conto corrente aperto per sostenere la famiglia del pizzaiolo (IT93R0335967684510700165443 Causale: per Eddy), dove si potranno effettuare donazioni per dare un aiuto alla moglie Lucia ed ai suoi tre figli, una quattordicenne e due gemellini di cinque anni. Questi ultimi sono ancora all’oscuro del gesto disperato compiuto dal loro padre, che giovedì scorso si è chiuso nella propria vettura suicidandosi con i gas di scarico invece di andare al lavoro come faceva ogni mattina, e a pagare il verbale ricevuto meno di 24 ore prima, per non rischiare la chiusura del locale. Un conto corrente che tanti amici, colleghi, e anche solo persone toccate dalla triste storia, hanno chiesto per poter dare una mano alla vedova di Eddy, che dovrà decidere se lasciare chiuso il locale, o riaprirlo, come chiedono i commercianti di Casalnuovo e Pomigliano, i quali vorrebbero che l’esercizio commerciale divenisse ”un simbolo”. Un simbolo non solo per ricordare le ragioni del gesto disperato di De Falco, ma anche di ”rinascita” da una crisi che sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. ”Ci stanno uccidendo tutti – continuano a ripetere i negozianti – come si fa a pagare lo Stato se non ci sono neanche i soldi per poter andare avanti? Eddy era uno di noi, non era un ladro, non era uno schiavista. Era uno dei tanti disperati che tentano di far sopravvivere la propria attività per poter garantire un piatto a tavola ai propri figli”.
