L’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate della Campania, Enrico Sangermano, è ai domiciliari con le accuse di corruzione e concussione, abuso d’ufficio e falso ideologico. Il gip ha disposto la misura dei domiciliari anche per l’imprenditrice Silvana Pane. Le ordinanze sono state eseguite dalla Gdf. L’inchiesta è condotta dalla Dda di Napoli.Sono indagati, nella stessa inchiesta, anche l’attuale direttore provinciale Napoli II dell’Agenzia delle Entrate, Mattia Barricelli, e Salvatore Cortese, caposettore controlli presso la direzione regionale Campania dell’Agenzia delle Entrate. Per entrambi il gip ha disposto l’interrogatorio preventivo ai fini dell’eventuale applicazione di una misura di sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici. A carico di Sangermano la procura formula diversi addebiti. Sangermano avrebbe ottenuto l’assunzione del nipote nell’azienda dell’imprenditrice Silvana Pane, la Globeco spa di Piano di Sorrento, dopo essersi attivato per la concessione all’azienda di una agevolazione fiscale indebita, poi infatti disconosciuta dalla Direzione centrale accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Secondo quanto emerso dalle indagini della Gdf, il nipote assunto alla Globeco percepiva un regolare stipendio ma senza svolgere prestazioni lavorative nell’azienda. Altra vicenda è quella dell’annullamento in autotutela di un avviso di rettifica e liquidazione nei confronti di un parrucchiere romano, annullamento (“anomalo” secondo la procura) che Sangermano avrebbe ottenuto con l’aiuto di Barricelli, quanto questi era direttore pro tempore delle Entrate di Salerno, anche minacciando ingiuste sanzioni disciplinari a carico di un funzionario che si era detto contrario. In una perquisizione domiciliare eseguita due anni fa nei confronti di Sangermano, gli inquirenti sequestrarono banconote per 40mila euro, il cui possesso da parte del funzionario era ritenuto ingiustificato. Nel 2012 Sangermano fu trasferito dalla direzione campana dell’Agenzia ed ottenne un incarico in un’altra regione.
Dal canto suo l’Agenzia delle Entrate ha offerto la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria per far luce sulla vicenda che ha portato all’arresto dell’ex Direttore regionale della Campania. L’inchiesta coinvolge anche altri dipendenti dell’Agenzia. L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato in una nota che “sta assumendo tutti i provvedimenti contemplati dalla disciplina legale e contrattuale, a partire dalla sospensione obbligatoria del servizio fino alla costituzione di parte civile nel processo penale. L’Agenzia delle Entrate, infatti, condanna con fermezza qualsiasi comportamento disonesto, punendo duramente i colpevoli, a difesa dell’onorabilità di tutti i funzionari che operano quotidianamente con onestà e impegno”.