CAIVANO – Dura contestazione ai danni di don Maurizio Patriciello, il prete di Caivano (Napoli) che da tempo si batte a difesa dei territori a nord di Napoli compresi nella cosiddetta ‘Terra dei fuochi’, dove lo sversamento illegale dei rifiuti raggiunge percentuali più alte che altrove inquinando le colture. Il parroco di Caivano, al termine di un sopralluogo effettuato con il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo su un terreno coltivato a cavolfiori sequestrato nelle scorse settimane dalla Forestale per la presenza di amianto nel sottosuolo, è stato accerchiato da sette-otto contadini che gli hanno rimproverato la colpa del cattivo andamento dei loro affari.
“Ognuno deve fare il suo mestiere, tu vai in chiesa a dire messa. Per colpa tua non vendiamo più nulla”, gli ha detto uno di loro che successivamente ha avvicinato il prete da solo intimandogli di farsi i fatti suoi. A questa seconda intimidazione ha assistito dalla macchina anche il ministro De Girolamo che è scesa per dare la sua solidarietà al prete: “Ho visto come l’hanno aggredita – ha detto il ministro – la battaglia per la legalità ha i suoi costi, ma io sono con lei e non ci fermeranno”. Don Patriciello si è detto amareggiato ma ha ribadito la sua posizione: “Non possiamo portare il veleno a tavola e farlo mangiare ai nostri bambini e farli morire”.