La Campania continua a correre per cercare di far fronte a una possibile forte ondata di contagi da Coronavirus. Da giorni va avanti una corsa contro il tempo per anticipare un’eventuale esplosione di casi positivi al virus Covid-19. Il manager Maurizio di Mauro e il direttore sanitario Rodolfo Conenna, dell’azienda ospedaliera dei Colli, ieri sera hanno ufficialmente aperto il primo reparto, da nove posti letto (ampliabile a 12 unità), del nuovo padiglione G del Cotugno. Una volta completata, la struttura dovrebbe disporre di un centinaio di posti di degenza che saranno attivati progressivamente nei prossimi giorni. Tuttavia attualmente la situazione al Cotugno è difficile. L’ospedale è pieno. Attualmente 80 malati sono ricoverati e occupano la totalità delle stanze delle vecchie divisioni di cui 60 in fase conclamata (alcuni attaccati all’ossigeno) e 20 in attesa di diagnosi certa – riporta Il Mattino – Nel nuovo padiglione sarà possibile visitare i casi sospetti con sintomi più lievi. Inoltre rappresenterà un grande polmone per accogliere i nuovi pazienti contagiati dal Covid-19 bisognosi di ricovero. La moderna struttura del Cotugno è stata realizzata negli anni scorsi per l’assistenza ai pazienti contagiati dall’Hiv. “Il Cotugno – sottolinea Daniele Lodato ingegnere direttore dei lavori che negli anni ha curato la realizzazione delle ristrutturazioni dell’ospedale – sta rispondendo a fatica ma con efficacia all’attuale situazione, sia perché dotato di operatori esperti sia perché la struttura, sebbene risalente agli anni ’60 del secolo scorso, è stata oggetto di significativi interventi. Fra i più recenti l’allestimento dei locali a pressione negativa per fronteggiare la Sars, il nuovo reparto di diagnostica per immagini con la Tac. In occasione del manifestarsi dell’Ebola – continua Lodato – mentre lo Spallanzani fu riferimento nazionale come oggi al Cotugno fu allestito un triage al Pronto Soccorso che oggi torna utile per la protezione infettivologica. Poi ancora è stato realizzato il laboratorio di Virologia e di microbiologia, parassitologia e batteriologia fra i più grandi d’Europa, ad alto livello di contenimento e di sicurezza”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui