La IV Sezione Penale di Roma ha condannato sette persone nell’ambito del processo sul crac della Deiulemar, compagnia di navigazione di Torre del Greco (Na) nella quale quasi 13mila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro. I giudici, andando oltre le richieste del pm per tutti gli imputati (appartenenti ad una famiglia di armatori campani) hanno condannato a 17 anni e due mesi i fratelli Pasquale e Angelo Della Gatta, figli di uno dei tre fondatori del gruppo, Giovanni Battista. Nove anni e 10 mesi per la sorella Micaela e otto anni per la loro madre Lucia Boccia. I giudici hanno condannato a 15 anni e otto mesi l’unico fondatore della società ancora in vita, Giuseppe Lembo. Condanne dure anche per gli eredi dell’ex amministratore unico della compagnia, Michele Iuliano: 10 anni e due mesi di reclusione per Giovanna Iuliano, nove anni e due mesi per Maria Luigia Lembo vedova del capostipite. Disposta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’inibizione per 10 anni dall’attività di impresa. Nel procedimento si erano costituite parte civile 121 persone molte delle quali presenti in aula al momento della sentenza.