Corse soppresse all’ultimo minuto, studenti, minorenni, lasciati in attesa per un bel po’ nelle stazioni a causa dei treni saltati, pendolari in ritardo ai posti di lavoro, vagoni strapieni a causa del ritmo ridotto dei passaggi dei mezzi: da alcuni giorni e’ ridiventata molto pesante la situazione di migliaia di viaggiatori che utilizzano la Circumvesuviana che collega le province di Napoli e una parte di quelle di Salerno e Avellino. Anche questa mattina pesanti i disagi e le proteste. Gli utenti lamentano un pessimo a servizio a fronte del pagamento di somme notevoli per gli abbonamenti, come quello annuale.
Nessuna spiegazione viene fornita agli utenti dei motivi delle soppressioni. C’e’ chi parla di problemi tecnici, nel senso di convogli ormai obsoleti e insicuri. A peggiorare la situazione, poi, oggi anche lo sciopero di quattro ore dei ferrovieri dell’Orsa. Ma i disagi, alla Circumvesuviana, prescindono dall’agitazione sindacale. Circumvesuviana – secondo quanto riferito sul sito della societa’ – rappresenta una delle principali realta’ del Trasporto pubblico locale (TPL) della Campania in particolare e dell’Italia piu’ in generale, sia in termini di territorio servito sia di popolazione interessata: trasporta, infatti, oltre 38 milioni di passeggeri con il servizio ferroviario e oltre 43 mila passeggeri con il servizio funiviario grazie al lavoro di 1.800 dipendenti. Circumvesuviana e’ di proprieta’ dell’Ente autonomo Volturno s.r.l, holding regionale del settore dei trasporti.
Il Codacons annuncia iniziative legali ”in merito ai disagi che da qualche giorno stanno colpendo gli utenti che utilizzano la Circumvesuviana, linea che collega le province di Napoli e una parte di quelle di Salerno e Avellino”. ”E’ una situazione intollerabile – attacca il presidente Codacons di Napoli, Giuseppe Ursini – ritardi, treni soppressi senza preavviso, carrozze sovraffollate all’inverosimile e utenti abbandonati a se stessi, rappresentano una indecenza e provocano danni ingenti ai cittadini. Per tale motivo, il Codacons Napoli sta studiando la fattibilita’ di una class action contro la societa’ di trasporti, finalizzata a far ottenere a tutti i passeggeri coinvolti nei disagi un indennizzo per i disservizi subiti”. ”Intanto, tutti coloro che hanno perso ore di lavoro, lezioni a scuola, appuntamenti importanti, visite mediche, ecc. a causa dei ritardi e della soppressione dei treni, possono rivolgersi alla nostra associazione, al fine di valutare le azioni da intraprendere per far valere i propri diritti e ottenere un equo risarcimento”, conclude Ursini.