TORRE ANNUNZIATA – Operazione dei Carabinieri di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli arrestando 50 persone. Per tutti l’accusa e’ di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco aggravati del metodo mafioso.
Nel corso di indagini i militari dell’Arma da settembre 2011 a oggi hanno ricostruito l’organigramma del nutritissimo sodalizio definendo il ruolo di ognuno degli indagati, individuando anche i canali di approvvigionamento degli stupefacenti dall’estero (Olanda e Spagna) e collegamenti operativi con i clan “Aquino Annunziata” e “Gionta” operanti nell’area di Torre Annunziata.
Bambini, anche di 5, 6 e 7 anni, utilizzati dal clan come vedette, per assicurare la copertura 24 ore su 24 della ‘piazza di spaccio’, in attivita’ nel cuore del Piano Napoli, a Boscoreale. Durante il blitz che ha portato all’arresto di 50 persone, tra pusher, “contabili” e custodi delle sostanze stupefacenti, molti dei quali donne, i carabinieri si sono imbattuti nelle baby-sentinelle, figli e nipoti di spacciatori arrestati anche in operazioni recenti che hanno consentito di sequestrare ingenti quantita’ di droga e di numerose armi, anche molto potenti, come mitragliatrici. “Una presenza cospicua – sottolinea il capitano Alessandro Amadei, comandante del Nucleo investigativo di Torre Annunziata – che ha comportato non pochi problemi nel reperire strutture idonei a quali affidarli, in seguito agli arresti di genitori e di altri parenti”. Tra gli arrestati, ai domiciliari, c’e’ anche un medico dell’Asl Na3, responsabile del servizio tossicodipendenti che, dietro compenso in denaro ha rilasciato certificazione falsa per consentire a Carlo Padovani, capo operativo della piazza di spaccio, arrestato a luglio scorso, di continuare a svolgere il proprio ruolo, beneficando della detenzione domiciliare, usufruendo dei benefici spettanti ai tossicodipendenti. In manette e’ finita pure Tiziana Criscuolo, 31 anni, che dopo l’arresto del marito-boss aveva preso in pugno le redini del supermarket della droga nel Piano Napoli.