Un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, che operava sull’asse Napoli-Taranto, è stata smantellata dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Taranto, in collaborazione con le Squadre mobili di Napoli, Bari e del Commissariato di Giugliano di Campania (Napoli), che hanno notificato dieci ordinanze di custodia cautelare: quattro per la detenzione in carcere e sei ai domiciliari.
Le indagini, cominciate nel 2007, hanno consentito di accertare che gli indagati comunicavano attraverso un codice criptico: ad ogni lettera corrispondeva un numero. In carcere sono finiti Antonio Cerbero, di 52 anni, di Giugliano in Campania (Napoli); Bartolomeo D’Aprile, di 54, di Taranto; Salvatore D’Aprile, di 45, di Taranto; e Mario Peruggi, di 29, di Napoli. Sono stati concessi gli arresti domiciliari a Rachela Borzacchelli, di 53 anni, di Giugliano in Campania; Roberto De Tommaso, di 49, di Taranto; Cosimo Marseglia, di 55, di Taranto; Massimo Palma, di 45, di Taranto; Donata Presicci, di 51, di San Marzano di San Giuseppe (Taranto); e ad Antonello Pugliese, di 48, di Taranto. Cerbero, in collaborazione con la moglie Rachele Borzacchelli, avrebbe gestito un traffico di droga tra la Campania e Taranto, avvalendosi di volta in volta di corrieri che consegnavano la cocaina. Il principale destinatario era Bartolomeo D’Aprile, che a sua volta provvedeva a custodirla, confezionarla e a fornirla alla sua rete di pusher che operavano prevalentemente nel quartiere Salinella e nei comuni di Lizzano, Pulsano e San Marzano di San Giuseppe. Nel corso delle indagini, sono stati arrestati tre corrieri trovati in possesso ogni volta di circa un chilogrammo di cocaina allo stato puro.