Si è costituito nella caserma dei carabinieri di Secondigliano (Napoli) l’uomo sfuggito all’ arresto ieri mattina nell’ambito dell’operazione dei carabinieri dell’Aquila che ha portato a stroncare un traffico di sostanze stupefacenti tra la Campania e il capoluogo di Regione: si tratta di Eduardo Romano, residente nel napoletano, a carico del quale pesa una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono complessivamente sei le misure cautelari emesse dal Gip del tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella su richiesta del Pm Fabio Picuti: tre in carcere, due ai domiciliari e una, riguardante l’avvocato aquilano Giuseppe Di Ramio, accusato anche di aver tentato di corrompere un maresciallo dei carabinieri con una dazione di 5mila euro. Le indagini dei carabinieri, guidati da comandante provinciale, Savino Guarino, ha coinvolto complessivamente 24 persone, tutte indagate, tra cui professionisti ed esponenti dell’Aquila bene. Per i principali indagati le accuse sono di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, ad altri viene contestato il solo traffico, per altri indagati ancora c’è la detenzione a fini di spaccio.












