POMPEI ”A Pompei manca la manutenzione ordinaria”: i rappresentanti sindacali della Cisl e della Uil degli Scavi, rilanciano l’allarme che ad ogni crollo ribadiscono mediante comunicati e richieste di dialogo con i vertici della Soprintendenza.
”Le segnalazioni dei crolli delle ultime ore di parte di muratura nei pressi del Tempio di Venere, di un muro adiacente la Tomba di Lucius Publicius Syneros alla Necropoli di Porta Nocera e quella di un pezzo di muro di circa 2,5 di h e circa 4 m. di lunghezza lungo Via di Nola, non fanno che avallare quello che noi ripetiamo ormai da tempo: a Pompei manca la manutenzione ordinaria” affermano Antonio Pepe, segretario Cisl di Pompei e Maria Rosa Rosa, Segretaria della Uil Pompei. ”Poco meno di un mese fa, l’aver denunciato l’ennesimo crollo alla Casa del Torello e alle Terme Centrali, proprio per mancanza di manutenzione ordinaria, ci aveva visti protagonisti di un procedimento disciplinare da parte dell’amministrazione, ma oggi purtroppo i fatti continuano a darci ragione” ricordano i due sindacalisti, la cui vicenda ha tenuto impegnato il sindacato per mesi. Cisl e Uil ricordano che la conservazione del sito archeologico era stata assicurata dalla manutenzione ordinaria ” fin dai tempi della sua scoperta”, e che ”da quando non viene più effettuata per mancanza di personale addetto, sta creando danni enormi al patrimonio archeologico e rischi per l’incolumità di turisti e personale che vi presta servizio”. Rilanciano, pertanto la richiesta di assunzione di ” personale operaio piuttosto che pensare di assumere soltanto personale tecnico, amministrativo e addetto alla vigilanza, altrimenti non si arginerà il problema”. Il sindacato insiste sulla necessità di assicurare alla Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia ”un Soprintendente a tempo pieno e un’efficiente organizzazione del lavoro, che permetterebbe quantomeno di ottimizzare le risorse professionali disponibili”. E concludono: ”Ovviamente vigileremo affinché nessuno approfitti di questi spiacevoli episodi per mettere le mani su Pompei, perché il nostro obiettivo è e rimane quello di concordare con l’amministrazione un piano per la tutela e la messa in sicurezza del sito, oltre che per la valorizzazione e messa a reddito dell’intero patrimonio archeologico pompeiano”.