La sede di Equitalia, al centro direzionale di Napoli, ”impacchettata” con un nastro di sicurezza, da cui pendevano cartelli con le scrutte ”Pignorato” e ”Cancellare il debito”. E’ la protesta messa in atto stamane da alcune decine di precari napoletani, per chiedere una ”moratoria del debito che strozza moltissimi cittadini e famiglie, tra cartelle pazze, interessi di mora che schizzano alle stelle, sequestri giudiziari aggressivi anche vero le fasce piu’ deboli della popolazione cui vengono ipotecati beni primari come la casa di abitazione”. Una situazione che, si legge in una nota, ”chiama in causa anche gli enti locali, a partire dal Comune, che lasciano applicare questi metodi anche in merito all’erogazione di servizi essenziali come l’acqua, in una citta’ dove la crisi pesa piu’ che altrove, con migliaia di mutui casa abbandonati per insolvenza solo nell’ultimo anno, in un sud da cui oltre due milioni di giovani, secondo l’Istat, emigreranno nei prossimi anni”. L’iniziativa di oggi si inserisce in una serie di iniziative nazionali sul tema e apre le giornate di ”Precaria” che da domani a sabato, tra il Maschio Angioino e Palazzo Gravina, vedranno incontri, workshop, musica per un primo autocensimento dei precari napoletani.

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