L’ombra del racket è stata più che mai presente nel Napoletano nel periodo del lockdown. Sono quindici le persone arrestate per estorsione aggravata dal metodo mafioso nel blitz degli agenti del Commissariato e della Squadra Mobile scattato nelle prime ore di questa mattina tra Portici e San Giorgio a Cremano. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare il pregiudicato Pasquale Scafo, 50 anni, capo di una cosca vicina al clan Vollaro, arrestato a marzo con l’accusa di omicidio e detenuto, ed i figli Salvatore e Paolo, di 21 e 32 anni. Le estorsioni a Portici non si sono fermate neanche durante il lockdown. Il 5 ed il 12 maggio il titolare di un bar-tabaccheria era stato obbligato a recarsi, incappucciato, in un appartamento dove gli era stato ingiunto il pagamento della tangente sollecitata. Almeno 14 le estorsioni accertate dai poliziotti del Commissariato di Portici, diretto da Amalia Sorrentino. Una sola la denuncia presentata, che è bastata però a fare scattare l’operazione di questa mattina, condotta con l’intervento di un elicottero.