“Sono sereno e per nulla preoccupato per quello che ritengo un atto dovuto da parte della magistratura”. Non appare preoccupato Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa del Governo Renzi in quota Ncd, coinvolto nell’inchiesta sul fallimento della società alberghiera Afa srl. Nessun collegamento con la politica: Alfano è stato componente del collegio sindacale della società che possedeva un albergo a Massa Lubrense, società fallita nel 2008: “Ovvero due anni dopo che io lasciassi l’incarico – fa presente Alfano, che è commercialista – nell’ottobre del 2006”. Incarico che per l’intero collegio sindacale sarebbe scaduto proprio alla fine del 2006, dopo essere iniziato nel 2001. I magistrati hanno iscritto il nome di Alfano e quello degli altri due componenti del collegio nel registro degli indagati, dopo l’avvio delle indagini da parte della Guardia di Finanza: l’accusa è di omesso controllo. Per questo motivo ieri il sottosegretario è stato ascoltato dai magistrati della Procura di Torre Annunziata, che seguono l’indagine: “Sono fiducioso nel lavoro della magistratura – dice – e sicuro che gli elementi che ho fornito chiariranno la mia totale estraneità ai fatti”.