Quattro dipendenti pubblici e titolari di società, accusati di aver sottratto dalle casse del Comune di Nola (Napoli) oltre 1,3 milioni di euro, sono stati arrestati da Guardia di Finanza e dai Carabinieri. Nei loro riguardi, i militari hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Nola su richiesta della Procura della Repubblica. Nell’ambito dell’inchiesta risultano indagate altre 4 persone.


I destinatari delle misure di custodia cautelare in carcere  sono Filomena De Sena, nella sua qualità di impiegato comunale addetta ali’Ufficio Servizi Finanziari – Mandati del Comune di Nola; Angelo Ranieri,  nella sua qualità di impiegato comunale addetto all’Ufficio Servizi Finanziari – Gestione Bilancio del Comune di Nola; Antonio Mercogliano,  imprenditore titolare omonima ditta individuale. I primi due per la Procura sono gli ideatori della truffa ai danni del comune.

Agli arresti domiciliari, invece, è finito Salvatore Galeotafiore,  nella sua qualità di impiegato comunale addetto ali’Ufficio Servizi Finanziari – Magazzino (già consigliere comunale e già addetto all’Ufficio Ragioneria)

Le suindicate misure sono state emesse a conclusione di una complessa ed articolata indagine diretta da questa Procura della Repubblica che ha permesso di individuare e monitorare un’organizzazione criminale operante nel Comune di Nola la quale era riuscita a sottrarre dalle casse dell’Ente pubblico 1.321.655,00 di euro, attraverso un meccanismo fraudolento definito dal g.i.p. dr Campoli, ‘tanto semplice quanto devastante nei suoi esiti’ sul quale è stata raggiunta una ‘cifra probatoria che può definirsi senza remore ai limiti dell’assoluta evidenza’.

I componenti dell’organizzazione, così come emerso nel corso delle indagini, erano riusciti a formare, nell’arco di dieci anni, 43 falsi mandanti di pagamento relativi ad opere pubbliche mai realizzate o servizi mai resi, inserendo tali disposizioni di pagamento nell’apposito software di gestione dei pagamenti utilizzato dal Comune di Nola. Attraverso tale iter illecito i funzionari comunali riuscivano a far giungere ingenti somme di denaro nella disponibilità dell’imprenditore (che, da quest’ultimo, venivano redistribuite in parte tra i sodali) o di altri privati cittadini (pure sottoposti ad indagine)

Le attività d’indagine, dirette dalla Procura della Repubblica di Nola e materialmente condotte congiuntamente dal personale dell’Aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Nola e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Nola, sono state avviate a seguito di approfondimenti condotti sulla posizione dell’imprenditore coinvolto nell’attività associativa, attivo sul territorio nolano e titolare di un’impresa edile operante in regime di appalto con il Comune di Nola per la realizzazione di opere pubbliche. La ricostruzione dei flussi economico-finanziari posti in essere dai soggetti coinvolti ha così permesso di individuare 43 operazioni illecite ed in particolare mandati di pagamento relativi ad investimenti pubblici in realtà mai realizzati o frutto di una duplicazione degli impegni di spesa, individuando, per ognuno degli indagati, l’esatto ruolo ricoperto e l’ammontare degli illeciti profitti conseguiti.

Particolare interesse investigativo è stato altresì riposto sul ruolo ricoperto dall’imprenditore coinvolto nelle illecite attività il quale oltre ad avere il compito di ricevere e redistribuire le somme di denaro illecitamente incassate provvedeva a formare false fatture al fine di ovviare ad eventuali controlli interni di carattere amministrativo posti in essere dallo stesso Comune.

A far parte dell’organizzazione anche una rete di soggetti aventi ruoli secondari ma determinanti per la riuscita delle attività illecite realizzate dall’organizzazione, come prestanomi sui cui conti correnti far transitare le somme illecitamente sottratte dal bilancio comunale in cambio di esigue somme di denaro.

Le misure adottate, allo stato, sono state applicate al fine di impedire che l’ingente danno finora cagionato alle casse del Comune di Nola potesse essere portato a conseguenze ulteriori.

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