Maria Giulia Sergio, la giovane di 27 anni convertita all’Islam con il nome di Fatima Az Zahra e al centro dell’inchiesta milanese che oggi ha portato a 10 arresti, tra cui i genitori e la sorella della donna, su Facebook, qualche anno fa, si augurava in nome di «Allah» la «vittoria sui miscredenti». Sul suo profilo personale del social network, infatti, la giovane, originaria di Torre del Greco (Napoli) e che ha vissuto nell’hinterland milanese e poi in Toscana prima di partire per la Siria per combattere a fianco dell’Isis, aveva inserito tutta una serie di fotografie ritraenti donne che indossano il niqab, il velo integrale. Uno degli ultimi post della 27enne, che si è convertita all’Islam assieme a tutta la sua famiglia (padre, madre e sorella vivevano ancora ad Inzago), risale al novembre 2013. Nel dicembre del 2010, invece, scriveva: «Allahumma rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sui miscredenti». Fatima, dopo aver sposato prima un marocchino e poi un albanese (alcuni familiari di quest’ultimo sono stati arrestati) e dopo aver frequentato anche la moschea di Treviglio (Bergamo), sarebbe partita da Roma con un aereo diretto ad Istanbul. Dalla capitale turca, poi, dopo aver attraversato il confine, avrebbe raggiunto la Siria per unirsi ai fondamentalisti del sedicente Stato Islamico. In un altro post la giovane aveva scritto: «In verità Allah ha detto Vincerò Io e i miei servi credenti”». Fatima sul suo profilo, inoltre, aveva messo anche una foto che ritrae una donna interamente coperta dal velo con la scritta «l’obbligo di coprirsi la faccia e le mani». Aveva postato anche alcune osservazioni sui testi sacri sotto il titolo “Capitolo su quando l’Islam di un uomo diviene eccellente”. E, infine, il 5 agosto del 2011, in vista del matrimonio, scriveva: «Care sorelle c’è qualcuna di voi che ha delle foto di spose con niqab? Devo prendere spunto su come fare il mio niqab da sposa».

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