“Alla mia morte, qualunque ne sia la causa, mio figlio deve essere affidato a mia madre e mio padre e in caso di loro morte a mia sorella Fabiana”. Così Stefania Formicola, la donna uccisa ieri mattina in auto dal marito Carmine D’Aponte a Sant’Antimo . La lettera ‘testamento’ – pubblicata dal Mattino e da Repubblica – risale all’aprile 2013. I rapporti tra i due erano da tempo difficili. Stefania aveva mostrato più volte l’intenzione di chiedere la separazione dal marito. La lettera è un foglio scritto a mano sul quale la donna aveva anticipato di fatto le sue paure. L’omicidio ieri all’alba dopo l’ennesimo litigio.