“La fiducia posta dal presidente De Luca su di un importante provvedimento di legge come il collegato al Bilancio significa impedire ogni dibattito e ogni discussione in aula. E’ un segno di grandissima debolezza, una visione distorta della democrazia: la chiamerei delucrazia. E’ un testo blindato usato contro il Movimento 5 Stelle per farci pagare il prezzo di non esserci piegati al ricatto politico, alla proposta indecente della maggioranza. Ci avevano chiesto, infatti, di non discutere in aula tutti i nostri emendamenti e in cambio avrebbero garantito l’approvazione sicura di 3 o 4 nostri provvedimenti”. A svelare il clamoroso retroscena, a poche ore dall’approvazione della legge al Collegato alla stabilità regionale per il 2017, è Valeria Ciarambino, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, nel corso di un’intervista rilasciata a Mattina 9, il programma in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold. “Abbiamo detto ‘no’ al ricatto politico tentato dagli ‘ambasciatori’ di De Luca – sottolinea Ciarambino – le nostre proposte non sono barattabili e puntano a migliorare la vita dei cittadini in settori che vanno dalla sanità, trasporti, mobilita, taglio dei costi della politica”. “De Luca ponendo la fiducia mostra la sua debolezza politica ma anche i suoi seri timori sulla tenuta della sua stessa maggioranza – spiega – ma soprattutto ha paura che il Movimento 5 stelle porti all’interno del palazzo le vere istanze dei cittadini e quindi poi assumersi la responsabilità politica di bocciarle”. “Con un colpo di mano si è esautora il Consiglio regionale della sua funzione – attacca la capogruppo – questo potere di fiducia discrezionale nasce dalla insensata modifica del nuovo Statuto – ricorda – a cui solo il M5S si è opposto facendo le barricate e addirittura in segno di protesta si è imbavagliato per contestare le nuove norme”. “Segnalammo la presenza di una serie di norme a discrezionalità del presidente – insiste – e proprio sull’estensione della fiducia De Luca in aula rassicurò i consiglieri dando la sua parola d’onore che non avrebbe mai applicato la fiducia: oggi constatiamo quanto vale la parola d’onore del Governatore”. “L’approvazione del Collegato è un passaggio delicato – fa notare – voglio ricordare la recente impugnativa, la seconda, del Consiglio dei Ministri che richiama De Luca e la sua giunta a falsare i bilanci”. “Sull’ipotesi della nomina di De Luca commissario ad Acta alla sanità – conclude Ciarambino – abbiamo indirizzato una lettera appello ai ministri affinché ciò non avvenga sarebbe davvero un voto di scambio in senso figurato tra Renzi e De Luca”.

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