“Un tempo lungo una generazione. Ma la camorra che tolse la vita al giornalista è ancora presente tra di noi, sia pure se sotto altre forme” esordisce il direttore del Mattino, Alessandro Barbano in occasione dell’iniziativa per ricordare Giancarlo Siani nel trentesimo anniversario della morte. “E’ importante ricordare Giancarlo Siani qui al Mattino: non credo che lui avesse paura, nel portare avanti una missione più che un mestiere” interviene il sindaco Luigi de Magistris, che vuole ricordare il giornalista ucciso il 23 settembre 1985, “ma anche fare in modo che cresca l’antimafia sociale nella nostra città. Ancora oggi dobbiamo fare una battaglia nella società e per strada”. Ma il primo cittadino sottolinea il dovere di “coniugare la lotta anche alle mafie che stanno dentro il palazzo”. Poi prende la parola Adriana Maestro: è la curatrice del libro “Fatti di camorra. Dagli scritti giornalistici” di Giancarlo Siani, con prefazione di Roberto Saviano. Il volume, presentato oggi nella sede del giornale, è a cura dell’associazione Giancarlo Siani. “Si tratta di una selezione di articoli, sono quelli che gli sono costati la vita” dice il fratello del giornalista, Paolo Siani, che si fa promotore di un “patto” per mostrare un volto diverso di Napoli. “Ma serve un aiuto dal governo: che si investa sul sud. Ad esempio, questa città ha pochissimi asili nido. Senza, è un furto del futuro”. Il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, raccoglie subito la sfida per promuovere cultura e sviluppo. “Mi auguro – afferma – che in questo patto ci sia meno Terra dei fuochi, meno Gomorra, meno depressione, meno rappresentazione autofragellante. Serve definire un percorso che ci faccia sentire Campania: conquistare il senso di sé sarebbe già un grande risultato”. Aggiunge: “Siani è Il Mattino ed è elemento costitutivo della realtà meridionale”. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti Campania, Ottavio Lucarelli, annuncia che il libro con gli scritti di Giancarlo Siani verrà donato a tutti i nuovi iscritti. A intervenire all’iniziativa amici e colleghi di Giancarlo, Ottavio Lucarelli, Armando D’Alterio, Luigi Ciotti, Giovanni Tizian, Adriana Maestro. Partecipano anche Marco Risi, Andrea Purgatori, Libero de Rienzo. Ed è prevista l’assegnazione della borsa di studio dell’Università Suor Orsola Benincasa al vincitore del concorso interno della scuola di giornalismo, con Lucio D’Alessandro e Carla Mannelli. In sala il procuratore capo della Procura della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, il presidente del Consiglio della Regione Campania, Rosetta D’Amelio. E il prefetto Gerarda Pantalone.