Adesione “pressochè totale” all’astensione di tre giorni indetta dall’Unione delle Camere Penali e iniziata oggi con una manifestazione a Napoli per la salvaguardia del diritto di difesa. Il presidente Valerio Spigarelli esprime “grande soddisfazione per la partecipazione” che si è registrata nel primo giorno di astensione, su “tematiche molto sentite dall’avvocatura penale che ha accolto con grande favore l’iniziativa della Giunta, che ha portato alla ribalta del dibattito politico le condizioni ‘materiali’ del diritto di difesa, che sono assai peggiori di quel che generalmente si riconosce”.
Intercettazioni tra avvocati e clienti, coartazione del diritto di difesa, prassi attraverso le quali si mette in discussione l’impostazione del codice di procedura penale, violazione del principio di immutabilità del giudice, sono tra gli argomenti che “più spesso – fa notare Spigarelli – vengono segnalati dalle Camere penali territoriali e dai singoli avvocati, quali spie della scarsa considerazione che viene riservata alla funzione difensiva”. Per il leader dei penalisti, questa protesta, come tutte quelle dell’Unione Camere Penali, “prescinde da qualsiasi interesse professionale e mira a tutelare il diritto dei cittadini a una piena difesa”. Tra i tanti argomenti, “spesso assai meno importanti, che animano il dibattito politico quando si parla di giustizia, questo è uno di quelli che invece viene colpevolmente ignorato – conclude Spigarelli – eppure i cittadini che hanno la ventura di essere coinvolti in un procedimento penale comprendono sulla loro pelle quanto esso sia fondamentale”.