Nella tarda serata di ieri è finita la protesta dei due operai licenziati dalla Fca di Pomigliano d’Arco che sabato scorso erano saliti sulle impalcature montate attorno al campanile della chiesa del Carmine a Napoli, denunciando il mancato accesso al reddito di cittadinanza. La svolta è arrivata con l’incontro ieri tra una rappresentanza dell’Inps campana e una delegazione di operai e disoccupati.
Mimmo Mignano, uno dei due operai impegnati nella protesta e uno dei cinque licenziati per aver esposto un manichino impiccato con le sembianze dell’allora ad di Fca Sergio Marchionne durante una protesta nel 2014, fa sapere che l’Inps ha acconsentito a “non prendere in considerazione per i cinque licenziati Fca il reddito dell’anno precedente ma quello attuale, generalizzare l’attualizzazione dell’Isee a tutti attraverso un decreto di prossima attuazione e ad aprire un tavolo di trattativa per cambiare l’attuale impostazione della legge, per consentire ai licenziati e ai disoccupati senza reddito di accedervi”.
Per Mignano l’iniziativa “non è stata inutile” in quanto “la questione dell’esclusione dal reddito di cittadinanza di molti operai che hanno perso il lavoro si è riaperta”.