Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato a Napoli un uomo di 26 anni, Giuseppe Farelli, accusato di tentata estorsione. Farelli è stato inoltre denunciato in stato di libertà per minacce gravi, lesioni personali dolose aggravate e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
L’uomo, parcheggiatore abusivo nella zona di via Oberdan, nell’intento di espandere la porzione di suolo pubblico su cui esercitava senza autorizzazione l’attività, già venerdì aveva iniziato a minacciare due sorelle, tra l’altro parenti della sua fidanzata, che gestivano la porzione di strada adiacente alla sua. Dopo varie offese ed epiteti volgari lanciati contro le due donne si era arreso. Ieri è però riferisce la Polizia passato dalla minacce ai fatti. Intervenute la fidanzata e la mamma delle due sorelle per farlo desistere, si è scatenata una vera e propria rissa nel corso della quale Farelli ha tirato fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni un coltello e dopo vari tentativi inutili di colpire l’anziana donna che ha cercato dirimere la controversia, ha raggiunto con un due fendenti al braccio una delle due parcheggiatrici abusive per poi allontanarsi rapidamente. Tutti si sono quindi recati all’ospedale Vecchio Pellegrini dove nel frattempo sono arrivati i poliziotti dell’ufficio Prevenzione generale che dopo aver raccolto varie testimonianze sul luogo dell’accaduto, hanno cercato gli autori della rissa ed in primis l’uomo armato di coltello. Quest’ultimo, incontrata una delle due sorelle, le ha rivolto nuovamente offese e minacce di morte. Il tutto ha avuto termine con l’intervento dei poliziotti che lo hanno fermato, trovato in possesso del coltello ancora sporco del sangue della 38enne ferita al braccio e subito arrestato. Giuseppe Farelli è stato condotto alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale mentre la donna ferita è stata medicata al braccio e giudicata guaribile in 15 giorni. Entrambe le donne hanno dichiarato che l’esercizio abusivo della professione di parcheggiatrici è la loro unica fonte di reddito e che quotidianamente vengono sanzionate dagli operatori delle forze di polizia locale e statali.