NAPOLI – Il clan Moccia non appoggiò nel 1993 l’elezione di Antonio Bassolino a sindaco di Napoli. E’ quanto sostiene, in una lettera all’Ansa, Antonio Moccia, esponente della nota famiglia di Afragola smentendo le dichiarazioni fatte in aula, al processo Cosentino, il 18 aprile scorso dal pentito Domenico Bidognetti secondo il quale “agli inizi degli anni ’90, non ricordo bene la data – disse ai giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere –
, i Casalesi si rivolsero al clan Lago di Pianura per appoggiare alle elezioni la Mussolini e cio’ per fare un dispetto al clan Moccia di Afragola che sosteneva Bassolino”. Antonio Moccia “anche a nome dei propri familiari – si legge nella lettera – in riferimento alle notizie secondo cui alle elezioni comunali di Napoli svoltesi nel lontano 1993 avrebbe sostenuto uno dei due concorrenti per la carica di Sindaco, tiene a sottolineare che si tratta di affermazioni fantasiose e totalmente prive del più pallido fondamento”. “Notoriamente mai nessuno della nostra famiglia – scrive Moccia – ha inteso appoggiare candidati di qualsivoglia appartenenza politica perché ci siamo tenuti sempre lontani da competizioni di natura politico-elettorale. Tanto per dovere di verità”.