Sono passati 36 anni dal tragico evento che vide Simonetta, allora 11enne, perdere la vita in un attentato al padre magistrato, Alfonso Lamberti. La piccola fu raggiunta da un proiettile esploso dai sicari che la centrò alla testa facendola morire sul colpo. La perdita di un figlio è una ferita che resta aperta tutta la vita e infatti, nonostante sia passato molto tempo, la madre, Angela Procaccini, ancora non riesce a darsi pace. La mia bambina “E’ diventata il simbolo del bene che supera il male. Certo, il dolore non si rimargina mai, anzi con il tempo si diventa sempre più fragili. Il dolore è sì come una mandorla amara che cade a terra ma da quella mandorla poi nasce un albero di mandorle che dà nuova vita e nuovo splendore”. 
Stamattina il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, con la famiglia di Simonetta, ha voluto ricordare la vittima innocente di camorra intitolandole un largo. A Largo Simonetta Lmberti è stato anche piantato un ulivo come simbolo di pace e in concomitanza della giornata nazionale dell’albero. “Dal giorno della morte di Simonetta è cambiato tutto – continua Angela – e oggi la ferita si riapre. Con questo largo spero che le giovani generazioni possano conoscere la mia storia. È importante ricordare queste vicende perché ci danno l’idea di quanto è necessario percorrere la via della legalità”.

 

 

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