AFRAGOLA – Sei cavalli ed un folto numero di volatili protetti e, quindi, non possono essere catturati, è bilancio di due operazioni condotte ieri mattina dai Carabinieri di Afragola, in sinergia con le Guardie Zoofile volontarie dell’E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali).
A seguito di una segnalazione anonima, pervenuta presso il Comando Stazione Carabinieri di Afragola, il personale dell’Arma dei Carabinieri (C.R.S. Esposito Angelo, A.P.S. Laudando Alessandro), coordinati dal Luogotenente Del Vecchio F., in collaborazione con le Guardie Zoofile dell’EMPA hanno rinvenuto, all’interno dell’abitazione di tale D.L. diversi esemplari di fauna protetta (nella fattispecie cardellini della famiglia Carduelis Carduelis), tra cui alcuni esemplari ancora nidiacei. “Ormai questo vile business non coinvolge solo gli esemplari adulti” – ha affermato Giuseppe Salzano delle Guardie Zoofile volontarie – “ma anche i piccoli appena usciti dal guscio che vengono prelevati dagli alberi con l’intero nido. Questa gente senza scrupoli li alleva in piccole gabbie, sottraendoli alle attenzioni amorevoli della mamma” – ha concluso – “per abituarli quanto prima alla vita di relegazione che li aspetta”. D.L. è stato denunciato dai Carabinieri per possesso di fauna protetta e per maltrattamento animale. In una successiva operazione, sempre a seguito di una segnalazione anonima relativo all’ignobile maltrattamento di animali, il personale del Comando Stazione Carabinieri di Afragola si è recato presso una struttura privata dove venivano rinvenuti 6 cavalli (di cui alcuni Trotter e Pony) ed, all’esterno della proprietà, veniva ritrovata anche la carcassa di un cane morto. Sono stati chiamati sul posto per una collaborazione sia le Guardie Zoofile dell’E.M.P.A sia i veterinari dell’ASL NA 2 NORD, nella fattispecie il Dott. Saviano, per le valutazioni sanitarie sullo stato di detenzione e di salute degli animali. Cinque cavalli non erano microchippati (quindi di dubbia provenienza), venivano rinvenuti in condizioni poco adatte alla loro etologia e per questo sottoposti sotto sequestro dall’ASL fino a che, dopo averli testati per la cosiddetta anemia infettiva, verranno spostati in una struttura idonea al loro benessere.
Nunzio De Pinto