I Carabinieri dei Ros hanno sequestrato, nel Comune di Marano di Napoli, incartamenti ritenuti falsi o alterati relativi alla procedura di aggiudicazione, gestione e realizzazione dell’appalto per il Piano degli Insediamenti Produttivi (Pip) della città. Il sequestro – del quale si è avuta notizia oggi – è stato fatto venerdì scorso su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nell’ambito di un’inchiesta che aveva portato, lo scorso 25 gennaio, all’acquisizione, sempre da parte dei Carabinieri dei Ros, di documenti relativi all’appalto nell’Ufficio Tecnico dello stesso municipio. Venerdì scorso l’acquisizione di documenti è stata fatta dai Carabinieri anche nella sede della società “Iniziative Industriali srl”, che fa capo al gruppo imprenditoriale dei fratelli Aniello e Raffaele Cesaro di Sant’Antimo (Napoli), assegnataria dell’appalto. Il sequestro e l’acquisizione di documenti sono stati disposti dalla Dda per verificare eventuali illeciti relativi a tutto l’iter procedurale, sia nella fase dell’aggiudicazione della gara, sia nella realizzazione dell’intero complesso edilizio, del valore approssimativo di 45 milioni di euro. Le procedure per la realizzazione del Pip di Marano, decisa dal Consiglio comunale della città campana nel 1999, sono state avviate nel 2004 e nel 2006 la società “Cesaro Costruzioni” si è aggiudicata la gara di appalto. Nel frattempo è stata costituita una “società di progetto”, la “Iniziative Industriali srl” della quale è amministratore Aniello Cesaro. Sempre nel 2006, il 27 gennaio, è stata infine stipulata la convenzione tra la società concessionaria e il Comune di Marano di Napoli che contribuisce alla realizzazione dell’opera con un finanziamento della Regione Campania di circa 4 milioni di euro.