PIANO DI SORRENTO – A Piano di Sorrento sono pronti al brindisi e a festeggiare il ritorno dei tre marittimi liberati in Nigeria. Nella piazza principale del piccolo Comune della costiera sorrentina stamattina non si parla d’altro.
E la posizione è naturalmente comune: “Siamo tutti felici”. “Li aspettiamo qui per un brindisi – esordisce Salvatore Aiello, del bar ‘Marianiello’ in piazza Cota – quando stamattina sono arrivate le prime voci, pensavamo che fosse un falso allarme. Poi è arrivata la conferma e molti di noi hanno brindato”. A Piano di Sorrento in ogni famiglia c’é un “uomo di mare”. “Ecco perché ci siamo sempre sentiti vicini ai tre marittimi sequestrati e alle loro famiglie” dice Raffaele Giordano, che poi aggiunge: “Ogni tanto il mare ci porta una buona notizia”. Sì, perché Piano di Sorrento si trova a pochissimi chilometri da Meta di Sorrento, il Comune del comandante Francesco Schettino, che “dal mare ha invece fatto arrivare cattive notizie, con la tragedia della Costa Concordia”. Tra i primi a saperlo sono stati loro, i piccoli del comandante Emiliano Astarita. Il loro risveglio è andato così, con la voce di mamma Mariella che gli diceva che “papà sta tornando a casa”. E così, per i due bimbi, niente scuola ma un solo pensiero: “comprare un regalo a papà”. Dei cioccolatini, dicono i bimbi. Ma anche altro. Sì, perché al loro papà vogliono chiedere soprattutto questo: “Che cosa ti hanno fatto?”. Intanto i familiari sono in partenza per accogliere il comandante Astarita. Di sicuro ad accoglierlo a Roma nel tardo pomeriggio ci sarà papà Franco, anche lui comandante. Da uomo di mare e da padre Franco Astarita ringrazia “la Farnesina e l’armatore Mario Mattioli dell’Augusta Offshore per la grandissima professionalità dimostrata”. In forse la presenza di mamma Beatrice e della moglie Mariella con i bimbi; se si farà tardi la sua famiglia lo aspetterà in Costiera Sorrentina. Tanto, a qualsiasi ora, stasera a casa Astarita sarà festa.