Un’evasione fiscale da oltre 1,8 milioni di euro è stata contestata a Luigi D’Amato, presidente del cda della Fratelli d’Amato, armatori della petroliera Enrica Lexie, la nave scortata dai marò La Torre e Girone arrestati in India per l’omicidio di due pescatori. La Guardia di Finanza ha sequestrato case a Roma, denaro e titoli bancari. Le indagini dei finanzieri della sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza hanno accertato un’evasione fiscale di oltre 753mila euro per l’anno 2008 e di oltre 1,1 milioni di euro per il 2010. La società armatrice Fratelli d’Amato opera nel settore del trasporto marittimo ed ha sedi in Italia, Lussemburgo, Cina e Inghilterra. I due decreti di sequestro per equivalente sono stati emessi dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della sezione criminalità economica della Procura della Repubblica partenopea. I finanzieri hanno anche eseguito alcune perquisizioni nella sede della Fratelli D’Amato, dove è stata trovata documentazione ritenuta utile per ulteriori sviluppi dell’indagine.