Sorpreso, picchiato e sequestrato da tre sconosciuti nella sua abitazione a Napoli, dove stava scontando gli arresti domiciliari e poi ferito da un colpo di pistola durante un successivo tentativo di fuga: è la versione dei fatti che un pregiudicato di 34 anni del quartiere Ponticelli, Antonio Annunziata, ha fornito alla Polizia di Stato la quale gli ha chiesto di spiegare le modalità del ferimento e come mai, ieri sera, fosse risultato assente in casa durante un controllo. L’uomo che doveva essere agli arresti domiciliari, è “ricomparso”, la scorsa notte, nella clinica Villa Betania di Ponticelli con una ferita d’arma da fuoco al polpaccio sinistro. Ai medici, che lo hanno soccorso e ricoverato anche per una frattura alla tibia (ne avrà per almeno 20 giorni), ha riferito di essere stato colpito da un proiettile vagante. Alla Polizia di Stato, invece ha fornito una versione dei fatti totalmente diversa: agli agenti, infatti, che non l’avevano trovato in casa ieri sera durante i consueti controlli, ha detto di essere stato rapito da tre sconosciuti entrati di soppiatto nella sua abitazione approfittando della porta dell’ingresso lasciata aperta, forse per il caldo. I tre, secondo il racconto, lo avrebbero preso, malmenato e poi sequestrato per portarlo in un’altra abitazione. Lì sarebbe rimasto alcune ore, prima di riuscire a fuggire inseguito dai tre. Durante l’inseguimento uno dei tre banditi gli avrebbe sparato contro un colpo d’arma da fuoco che lo ha raggiunto al polpaccio. A questo punto, ferito e dolorante, si è recato con mezzi propri a Villa Betania dove i medici lo hanno medicato e ricoverato. Gli investigatori della Polizia di Stato, che nutrono forti dubbi sulla versione dei fatti resa dal pregiudicato, stanno indagando per accertare la verità.

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