CASANDRINO – “Sono continuamente oggetto di attacchi meschini, anche attraverso vergognose lettere anonime, l’ultima di una lunga serie ricevuta pochi giorni fa, piene di fandonie sul mio conto. Evidentemente la mia operosità infastidisce qualcuno che vorrebbe vedermi in difficoltà, soprattutto con la legge. A queste persone dico, ad alta voce, di non aver nulla da nascondere e di rivolgermi puntualmente alle forze dell’ordine per sporgere denuncia-querela contro ignoti per le lettere che ricevo”.

A parlare è il vicesindaco del comune di Casandrino, Salvatore Petito, destinatario, solo pochi giorni fa, dell’ennesima lettera nella quale lo si accusa di essere un ‘poco di buono’. “Non devo essere certo io a dire ‘chi sono’, ma devono essere i fatti a dimostrarlo. E i fatti parlano da soli, tant’è che sul mio conto non c’è nessun procedimento in corso. Due anni fa, mio malgrado, sono finito sui giornali per un fatto increscioso che mi ha riguardato. Sono stato fermato – ha continuato Petito – a bordo di una macchina e, in seguito a dei controlli effettuati, quest’auto è risultata intestata ad una società fallita. Interrogato dai carabinieri ho riferito di essere totalmente estraneo ai fatti. Evidentemente ho dichiarato il vero, tant’è che poco dopo è stata richiesta l’archiviazione da parte del pubblico ministero. Mio malgrado, devo registrare l’assoluto silenzio da parte degli organi di informazione nel riportare l’archiviazione”. La storia delle lettere anonime, purtroppo, non è nuova. A Casandrino c’è, da anni, questa malsana abitudine di denigrare gli amministratori attraverso delle missive spedite a più destinatari, spesso anche le forze dell’ordine. Puntualmente, però, il soggetto accusato di beceri comportamenti, per tutelare la sua immagine, si rivolge anch’egli alle forze dell’ordine per denunciare il fatto.

 

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