NAPOLI – Nella serata di ieri un pregiudicato di 20 anni, è stato accompagnato da due uomini al pronto soccorso dell’ospedale Ascalesi a Napoli, in evidente stato di agitazione perché in preda ad una crisi epilettica.
Soccorso dai medici di turno, gli sono stati somministrati dei sedativi per via endovenosa, attraverso l’applicazione di un flebo. Il giovane, un’ora dopo il suo ricovero, mentre era nel box del pronto soccorso, come una furia, è sceso dal lettino con l’ago in vena e, urlando e minacciando i presenti di andare a prendere una pistola, se non si fossero spostati, sosteneva d’essere alla ricerca di un uomo grasso e basso che, a suo dire, si era impossessato della sua catenina d’oro. Dopo aver chiesto ad un infermiere di togliere la flebo, si è allontanato dall’ospedale, per farvi ritorno, un quarto d’ora più tardi, armato di pistola. Attraverso il 113, un medico, vedendo che la situazione stava degenerando, ha richiesto l’intervento della polizia. Gli agenti della sezione volanti dell’ufficio Prevenzione generale, giunti sul posto, visto che il giovane nel frattempo si era allontanato dalla struttura ospedaliera, si sono recati nella sua abitazione, notandolo mentre proveniva dal sottoscala. Alla vista degli agenti, con mossa fulminea, il giovane è fuggito in direzione del primo piano ma, inseguito, è stato bloccato sulla rampa delle scale. Pur di guadagnarsi la fuga, non ha esitato a colpire a pugni un poliziotto, ma è stato bloccato ed arrestato grazie all’intervento di altri due agenti. Nel sottoscala, nascosta sotto del legname, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato la pistola, risultata essere a salve, priva del tappo rosso, completa di caricatore ed una cartuccia. S.L., in precedenza protagonista di episodi simili, è stato arrestato, con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed è stato indagato per il reato di lesioni personali dolose a pubblico ufficiale. Il poliziotto , infatti, ha riportato contusioni guaribili in 5 giorni. Oggi il giovane sarà giudicato con rito per direttissima.