CASTELLAMMARE DI STABIA – La procura di Torre Annunziata (Napoli) ha iscritto nel registro degli indagati sei medici in seguito alla morte di Francesco Paolo Salvato, l’uomo di 38 anni di Castellammare di Stabia, che voleva diventare magro ed era morto dopo l’applicazione di un ‘palloncino’. Il pm Maria Benincasa ha aperto un fascicolo dopo l’autopsia effettuata sulla salma. Cinque sono i medici dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia che hanno ricevuto l’avviso di garanzia mentre un altro medico è dipendente della clinica privata romana presso la quale Salvato aveva effettuato, a maggio scorso, l’introduzione del ‘palloncino’ nello stomaco, per la riduzione gastrica.

La Direzione sanitaria del nosocomio stabiese commenta che si tratta solo di un atto dovuto, di avere tuttavia avviato una indagine interna dalla quale non sono emerse responsabilità a carico degli operatori sanitari, ma conferma la piena collaborazione con la magistratura. Tuttavia, i familiari di Salvato hanno denunciato le strutture presso le quali l’uomo era stato ricoverato nel tentativo di perdere peso. Salvato aveva affrontato con fiducia la tecnica del palloncino, alla quale, con successo, si era sottoposta precedentemente la sorella. Ma le cose per lui erano andate male. Aveva dovuto fare ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo che aveva disposto un ricovero presso il reparto di Medicina, non accettato dal paziente. L’uomo aveva dovuto poi rimuovere il ‘palloncino’ – intervento eseguito presso la clinica romana – ma era stato successivamente ricoverato in neurologia a Castellammare di Stabia per disturbi scaturiti dallo scarso assorbimento degli alimenti dalle pareti dello stomaco. Il peggioramento era stato repentino fino alla morte sopraggiunta per infarto.

 

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