Per il Tribunale di Napoli è trascrivibile integralmente il certificato di nascita di un bimbo nato in Spagna da una donna coniugata con un’altra donna, poiché non contrasta con l’ordine pubblico l’indicazione di entrambe le donne come genitori e l’attribuzione al bambino del loro cognome. I giudici, con decreto depositato oggi, nel procedimento in cui erano ricorrenti le due donne e che ha visto l’intervento del Comune in giudizio, ha ordinato all’Ufficiale di Stato Civile di procedere alla ri-trascrizione dell’atto di nascita del minore, concepito in Spagna. Il nucleo delle motivazioni risiede nell’aver ritenuto che la trascrizione, effettuata dal sindaco Luigi de Magistris e che la Prefettura annullò, non viola l’ordine pubblico anche alla luce delle Unioni civili tra persone dello stesso sesso. É stato riconosciuto che va accordata primaria tutela alla personalità del figlio “specialmente se bisognoso – secondo la Corte – della particolare cura che gli deriva dall’infanzia in cui versa e che ben può valere a fondare il suo diritto a non essere sradicato dal nucleo sociale legalmente creato dalla madre che l’ha partorito, nel quale già solo in forza del doppio impegno, meglio può essere svolta la funzione educativa senza che abbiano a prevalere conseguenze sfavorevoli riconducibili allo stato soggettivo di non partoriente della compagna legale della madre”. La cancellazione sarebbe atto sproporzionato “in presenza di un modello familiare che, secondo il sentire e l’agire del legislatore sovranazionale, può ricevere legittimazione a sufficienza dal raccordo tra il dato materiale, il parto della Conte e il dato spirituale”. Il 5 novembre del 2015, dopo il rifiuto del sindaco De Magistris, il prefetto Gerarda Pantalone aveva disposto la cancellazione all’anagrafe del doppio cognome del bambino e del nome della seconda “madre”, che era stato inserito dal Comune nello spazio riservato al nominativo del padre. Ne era scaturita la decisione del Comune di difendere i propri orientamenti anche in sede giurisdizionale. (ANSA).