Il clan Vastarella attivo al Rione Sanità di Napoli, si era impadronito di una cappella da destinare per i propri defunti nel cimitero di Poggioreale. La Polizia Municipale ha sequestrato, nel settore del Cimitero Nuovo, in via S. Maria del Pianto, una cappella gentilizia destinata ad accogliere i resti di una quindicina di defunti, che gli uomini del clan Vastarella avevano chiuso con una porta blindata. Nel manufatto, arredato con suppellettili cimiteriali, erano state collocate cinque lapidi in marmo, sulle quali erano incisi i nomi di circa 15 defunti della famiglia Vastarella, tra i quali quello di Vittorio Vastarella, ritenuto il capoclan, ucciso in un agguato al Rione Sanità il 31 agosto 2016. Gli agenti del reparto investigativo centrale della Polizia Municipale, diretti dal capitano Giuseppe Martino, con il personale del cimitero, hanno accertato che nei loculi della Cappella non vi fossero resti mortali e stanno indagando per risalire ai responsabili della vendita della Cappella gentilizia, che era divenuta di proprietà del Comune dopo una sentenza del Tar, confermata dal Consiglio di Stato. Ulteriori accertamenti sono in corso per accertare il luogo di sepoltura delle persone i cui nomi erano stati iscritti sulle lapidi, i cui resti avrebbero dovuto essere trasferiti nella cappella.