Quattro persone sono state arrestate dai Finanzieri del Comando Provinciale Napoli per i delitti di associazione per delinquere e contrabbando di prodotti petroliferi. Nell’ambito dell’operazione è stato anche sequestrato un carico di 28 tonnellate di olio base di petrolio, provenienti dalla Polonia, autoarticolati, automezzi e attrezzature di miscelazione utilizzati dal sodalizio per la propria attività illecita, nonché documentazione di interesse investigativo e denaro contante.
Denunciato a piede libero, per concorso in contrabbando di prodotti petroliferi, un quinto soggetto, la cui azienda è stata sottoposta a suggellamento fiscale. L’attività scaturisce dagli accertamenti sistematicamente effettuati nel settore delle accise dal Nucleo Polizia Tributaria Napoli al fine di prevenire e reprimere la commercializzazione in contrabbando di prodotti petroliferi che arreca danni all’erario per migliaia e migliaia di euro.
Gli investigatori hanno pedinato un’autocisterna “sospetta”, con targa dell’Europa orientale, individuata sul tratto autostradale campano dell’A1. I militari sono stati ulteriormente allertati dal fatto che l’automezzo abbandonava l’autostrada immettendosi su una strada provinciale per raggiungere zone agricole interne, distanti dai comuni flussi commerciali, al fine di procedere più tranquillamente allo scarico e al successivo smistamento del prodotto in contrabbando.
Sottoposto a controllo, il carico trasportato è risultato consistere in ben 28 tonnellate di olio base di petrolio, prodotto di raffinazione particolarmente pregiato che – in virtù della sua densità – può anche essere agevolmente destinato ad abusive miscelazioni di idrocarburi, con additivi ovvero altri prodotti meno “nobili” , da destinare sempre all’autotrazione, in totale contrabbando ed evasione delle accise sui prodotti petroliferi.
Il carico era fittiziamente destinato, come da documentazione accompagnatoria esibita nella circostanza, a Cipro, con triangolazione sull’isola di Malta. Peraltro, alla vista dei finanzieri, due dei soggetti coinvolti si sono dati precipitosamente alla fuga, tentando di nascondersi all’interno di un’azienda di allevamento di bufali, dove sono stati rintracciati al termine di un rocambolesco inseguimento.
Il servizio si è concluso con l’arresto dei quattro responsabili dell’attività criminosa e con il sequestro – oltre che del carico e del mezzo di trasporto – di un’autovettura Ford Kuga, di un’autovettura BMW 7 e di un furgoncino, utilizzati quali “staffette” durante il tragitto