La problematica dell’alga tossica Ostreopsis ovata “esiste e non va sottovalutata, quello che va evitato e’ il clima di ‘allarmismo’ scatenato dai giornali da alcuni giorni che stanno gettando nel panico i bagnanti”.

E’ quanto dichiara il Csi Gaiola, la onlus che gestisce il centro di ricerca e divulgazione del parco sommerso di Gaiola, per conto della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei che ne e’ l’ente gestore. Nessun ‘allarme ingiustificato’ sulla presenza dell’alga tossica, sottolinea il Centro studi interdisciplinari Gaiola, che sulla Ostreopsis ovata sta tra l’altro portando avanti, assieme alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, studi specifici e, pertanto, “condivide pienamente l’importanza di informare la popolazione sugli eventuali rischi sanitari cosi’ come riportato nell’ordinanza sindacale del 4 Agosto 2011”. L’importante, specifica, “e’ dare informazioni chiare che non creino fraintendimenti e allarmismi”.

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