Un ennesimo grave episodio di violenza si è verificato questa notte al pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli, con calci cntro la porta e urla contro i medici che assistevano la figlia. L’ uomo che attendeva insieme moglie il proprio turno per la visita alla figlioletta di 6 anni, ha cominciato a insultare i medici, rompendo il supporto di una porta con un calcio e spaventando gli altri piccoli pazienti del pronto soccorso. L’ episodio che riguarda un codice bianco, è avvenuto intorno alle 2 di notte ed ha reso necessario l’intervento delle guardie giurate per allontanare l’uomo dal personale sanitario al fine di non compromettere il funzionamento del pronto soccorso. “La presenza delle guardie giurate ha impedito che la situazione degenerasse, costringendo il personale a barricarsi dentro l’ospedale, rallentando però le attività assistenziali – ha fatto sapere l’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate – l’uomo ha minacciato che avrebbe preso una pistola per ammazzare i sanitari che hanno allertato la polizia”. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Arenella che hanno riportato ordine nel presidio, identificato l’uomo e verbalizzato quanto accaduto. Nonostante questa volta non sia avvenuta alcuna aggressione fisica, il personale ospedaliero e l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate continuano a segnalare la difficoltà di lavorare in condizioni psicologiche ostili, tra minacce di morte e insulti, arrivando a contare con quest’ultimo, 71 episodi di violenza verbale e fisica dall’inizio del 2019. Anche l’associazione nazionale guardie particolari giurate ha segnalato l’episodio come un ennesimo grido d’allarme per chiedere al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, di intervenire “perché neanche l’Esercito può funzionare da deterrente se non si adottano protocolli di sicurezza rafforzando le mansioni dei vigilantes privati”, ha dichiarato Giuseppe Alviti, presidente dell’associazione. Il responsabile del pronto soccorso del Santobono, Vincenzo Tipo, invece ha annunciato che “l’Azienda denuncerà, per danneggiamento dei beni l’aggressore che è stato identificato”.

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