Un gruppo di aderenti al movimento di disoccupati dei “Banchi Nuovi” ha occupato per protesta la Cappella San Severo, monumento che si trova nel centro antico di Napoli, nelle immediate vicinanze di piazza San Domenico Maggiore, dov’è esposto “Il Cristo velato”.
Una ventina del movimento di lotta per il lavoro del Banchi Nuovo è all’interno della cappella funeraria dei principi Di Sangro mentre un altro centinaio è all’esterno del monumento d’arte barocca.
L’ingresso di Cappella San Severo è stato chiuso e una portavoce del movimento, è uscita all’esterno per rendere noti ai presenti che l’azione di protesta ha come finalità la richiesta dello sblocco di fondi, già stanziati, e l’istituzione di un tavolo interistituzionale con gli enti Comune, Provincia e Regione, al quale, chiedono, siano presenti anche rappresentanti del Ministero del Lavoro. La portavoce ha anche detto di avere chiesto – dopo avere avuto il consenso della proprietà (privata) della Cappella – di incontrare i giornalisti all’interno del monumento. L
a richiesta ha però ricevuto risposta negativa da parte della Polizia. “Questo diniego dimostra – ha detto la portavoce del movimento di lotta per il lavoro – che, ormai, i nostri interlocutori non sono più Comune, Provincia e Regione, così come sarebbe giusto ma le forze dell’ordine”. La portavoce ha anche assicurato che le proteste, con l’occupazione delle strade cittadine e di monumenti napoletani proseguirà fino a quando non saranno accolte le richieste del movimento.
Il gruppo di manifestanti che ha occupato Cappella San Severo si è staccato dal concentramento in corso in piazza Matteotti, sotto il palazzo dell’ente Provincia, dove da stamattina si stanno radunando gli aderenti ai movimenti di lotta del lavoro dei Banchi Nuovi e dell’ex progetto Bros. Intanto, in via De Cesare, davanti all’ingresso laterale della sede della Regione Campania di via Santa Lucia, invece, è in corso un presidio di ex lavoratori socialmente utili del comparto scuola. Un altro presidio è stato segnalato dalla Questura partenopea anche davanti la sede dell’assessorato regionale all’Ambiente di via De Gasperi, dove si sono radunati circa 250 ex dipendenti dell’Astir che stanno attendendo gli esiti di un incontro riguardante la società Campania Ambiente.
AGGIORNAMENTO
4 disoccupati sono stati portati in questura e al momento dei fermi c’è stato un contatto tra manifestanti e forze dell’ordine. I disoccupati adesso si stanno spostando sotto la Questura per chiedere la liberazione dei loro compagni.