Un pluripregiudicato di 48 anni e un 21enne, avrebbero programmato un agguato per vendicare la morte di Ciro Esposito, il 22enne freddato alla Sanità lo scorso 7 gennaio. I due uomini sono stati bloccati e ammanettati dai poliziotti del commissariato San Carlo all’Arena. Probabilmente, stando alla pista che stanno seguendo gli investigatori, i due stavano preparando un agguato contro chi ha ucciso Esposito, 22 anni appena, con precedenti per droga, un figlio di un anno e un cognome pesante, dato che il padre Piero, detto Pierino, è uno dei nuovi boss del Rione Sanità. Trovati in possesso di due pistole, i due sono stati tratti in arresto per concorso in porto d’armi clandestine, munizioni d’arma da sparo, ricettazione e minacce gravi. I due sono stati notati dagli agenti che stavano eseguendo controlli tra il Rione Sanità e i Miracoli dopo l’uccisione di Esposito, freddato dai killer con nove colpi di pistola il 7 gennaio in via Arena Sanità. L’arresto potrebbe, stando alle ipotesi degli inquirenti, essere collegato alla morte del 22enne. I due sono legati, difatti, al clan dei cosiddetti mianesi, che comprende le famiglie Esposito, Mauro e Sequino, in guerra con i Sibillo-Giuliano-Brunetti di Forcella.